Busajo NGO ETS
Busajo NGO ETS, fondata nel 2009, è una onlus indipendente impegnata principalmente nel sostegno delle generazioni più giovani: le risorse vengono indirizzate in particolar modo sull’istruzione e la formazione professionale delle bambine e dei bambini che vivono per strada nella città di Soddo, in Etiopia.
L’Etiopia è uno degli stati più poveri al mondo, al 173° posto su 189 paesi secondo l’indice di sviluppo umano, con un’aspettativa di vita di meno di 63 anni. I progetti di Busajo NGO ETS si concentrano nelle aree rurali intorno a Soddo, una città di circa 200.000 abitanti situata a 330 km dalla capitale Addis Abeba. Nonostante il governo etiope abbia investito in infrastrutture, tra cui strade, scuole e uffici, la rapida urbanizzazione ha portato a un aumento del fenomeno degli ‘street children‘. Moltissimi minori abbandonano le campagne in cerca di migliori opportunità all’interno del contesto urbano della città, ma spesso diventano vittime di violenza, finendo al centro di problematiche di microcriminalità, sfruttamento, abbandono scolastico e prostituzione minorile. Il fenomeno da qualche anno ha preso una piega preoccupante e, ad oggi, si stimano nella sola città di Soddo circa 3000 bambini che vagabondano per strada senza accesso a cure, e spesso con difficoltà a reperire anche acqua e cibo per il sostentamento.
Con il progetto Busajo Campus, l’associazione supporta e accoglie questi minori, offrendo anche opportunità di recupero e formazione professionale per i più grandi, che non sono inclusi nei pochi progetti esistenti a livello nazionale. La volontà di costruire una residenza per questi bambini è stata accolta positivamente dalle autorità locali, che hanno fornito un terreno di circa 37.000 mq, sul quale è stato costruito Busajo Campus, che accoglie nel suo programma di recupero circa 80 bambini a rotazione trimestrale.
Busajo, che significa nella lingua locale ‘colui che vede lontano‘, crede quindi che la formazione culturale, laboratoriale e professionale sia l’unica via di uscita dalla marginalità sociale e dal degrado. Solo così è possibile perseguire l’autosufficienza indispensabile per un futuro migliore.



